Cittadinanza e competenze digitali
Educazione e formazione per un'innovazione inclusiva
Alcuni punti, a mio avviso, importanti da sviluppare e tradurre in azioni concrete, in una prospettiva che non può che essere sistemica:
1) promozione di programmi formativi mirati ad eliminare il gap tra il profilo del cittadino “reale” e quello “ottimale” (asimmetrie, cultural divide, questioni legate a cittadinanza e inclusione);
2) promozione di programmi formativi mirati a ridurre/eliminare il digital divide e il cultural divide (sottovalutato) all’interno delle Pubbliche Amministrazioni; investire su formazione mirata e qualificazione dei dipendenti pubblici.
3) Investire su formazione e qualificazione del personale docente delle scuole;
4) Investire (concretamente, e invertendo il trend degli ultimi anni) su ricerca e università, ridefinendo l’intero sistema di valutazione della didattica e della ricerca e favorendo il dialogo tra università (sistema chiuso), istituzioni, imprese, società civile
5) Promuovere l’uso di piattaforme collaborative e l’adozione di software open-source
6) Promuovere progetti di social-networking
7) Rilanciare e sostenere progetti, studi e ricerca anche in ambito umanistico (politico, sociale, culturale) per tentare di contrastare il rischio di un'innovazione tecnologica senza cultura – la cultura è agente di cittadinanza e democratizzazione, oltre che fattore strategico di rilancio dell’economia e deve supportare un cambiamento che è soprattutto culturale, di civiltà (cittadinanza e inclusione). Il cuore dell'innovazione digitale devono essere le persone, i cittadini.
L'innovazione tecnologica deve abilitare la cooperazione e non soltanto il controllo e la sorveglianza
Le misure devono contrastare certamente il digital divide, ma il vero problema - per molti anni ancora - sarà il cultural divide (1998). Le asimmetrie sono sempre più profonde e ii dati sull'analfabetismo funzionale rendono ancor più urgenti le contromisure a cui ho accennato.
Servono attività di rilevazione e costante monitoraggio finalizzate a conoscere sempre meglio chi sono i cittadini e, più in generale, i destinatari delle azioni